È possibile collegare più access point alla stessa rete cablata e/o tra di loro per creare in questo modo una rete più grande che permetta l'handover (si intende la possibilità di passare da un access point a l'altro senza perdere la connessione)
Reti senza fili a basso costo sono diventate rapidamente popolari verso la fine degli anni '90 e primi anni 2000 poiché permettono di minimizzare il cablaggio dei cavi di collegamento di rete usati nelle reti ethernet tradizionali, riducendo drasticamente i costi d'impianto. Le reti senza fili permettono inoltre maggiore mobilità agli utenti, liberandoli dal vincolo di impiego del terminale nei pressi di una presa di rete: nell'industria e nel commercio, ad esempio, terminali portatili o palmari wireless consentono agli utenti maggiore operatività, quali la possibilità di compiere operazioni di registrazioni o rettifica di dati, carichi e scarichi di merce, direttamente ed in tempo reale negli archivi degli elaboratori centrali.
L'uso tipico di un Access Point è quello di collegarlo ad una LAN e consentire così ad utenti muniti di dispositivi wireless di usufruire dei servizi di rete LAN con il vantaggio della mobilità. In questa configurazione l'Access Point agisce da gateway (dall'inglese Portone-passaggio ha il compito di veicolare i pacchetti dati dall'interno della propria rete verso l'esterno) per i client wireless.
Un altro utilizzo è quello di collegare due LAN distinte;
ad esempio, se due uffici di una azienda sono separati da una strada pubblica (riusciamo ad andare anche molto più lontano con i veri e propri ponti radio), può risultare economicamente più vantaggioso sfruttare l'etere attraverso due Access Point (uno per ogni sede) invece di portare dei cavi sotto terra (con possibili problematiche di permessi comunali). In questo caso gli Access Point saranno configurati in modalità definita bridge (ponte)
Alberghi e Hotel